lunedì 29 ottobre 2012

La riforma del catasto


La disciplina di riforma del catasto, contenute tra le misure della legge sulla delega fiscale, dovrà essere portata avanti dall’Agenzia del Territorio , che si avvarrà della collaborazione dei Comuni e dei tecnici professionisti tramite i rispettivi Ordini. L’unico elemento che sarà, invece, sicuramente sottratto alla potestà degli enti territoriali e degli Ordini professionali sarà quello relativo all’attribuzione delle rendite catastali.Il Catasto, la situazione attuale

Il catasto italiano, in vigore dai primi anni ’60, è stato progettato prima dell’inizio della seconda guerra mondiale e allo stato attuale ha subito una sola revisione, oltre vent’anni fa nel 1990. Peraltro, questo aggiornamento ha riguardato solo le tariffe d’estimo, mentre non sono stati mai revisionati i classamenti né le zone censuarie.

Il catasto è dunque strutturalmente in arretrato sulla realtà economica immobiliare, sia sul piano della sua rappresentazione, sia sul piano del suo adeguamento ai valori effettivi di mercato. Solo a titolo di esempio, il pagamento dell’IMU si basa su valori catastali ottenuti dai prezzi di mercato risalenti al biennio 1988-1989!

Altri elementi di inadeguatezza dell’attuale sistema catastale pre riforma sono classamenti ormai inadeguati, zone censuarie troppo estese che forniscono un’indicazione distorta dell’attuale mercato immobiliare e categorie catastali ormai superate.

Cosa cambierà con la riforma del catasto

Con la riforma del catasto, che sarà operata tramite alcuni decreti legislativi di futura emanazione, cambierà innanzitutto il parametro con il quale si calcola il valore patrimoniale di un immobile: non più il “numero di vani” ma i metri quadrati effettivi.

Per evitare una rapida obsolescenza dei valori di mercato, la riforma prevede l’adozione di meccanismi di adeguamento periodico dei valori e delle rendite delle unità immobiliari  urbane, in relazione alla modificazione dei parametri utilizzati per la definizione del valore patrimoniale e della rendita.

Dunque, in sintesi, la revisione del sistema di valutazione del valore patrimoniale e delle rendite degli immobili, contenuta nella riforma del catasto, condurrà a una nuova classificazione  dei beni immobiliari e al superamento dell’attuale sistema per categorie e per classi, correlando il valore dell’immobile o il reddito dello stesso alla localizzazione e alle caratteristiche edilizie.

mercoledì 24 ottobre 2012

Entro maggio il patentino per gli agenti immobiliari


Con l’entrata in vigore del nuovo decreto attuativo si conclude il percorso, cominciato con il recepimento in Italia della direttiva servizi, delle liberalizzazioni della professione per l’agente immobiliare che prevede la soppressione del Ruolo il prossimo 12 maggio 2013, oltre a stabilire che per chi svolge l’attività di mediatore sarà istituita una sezione speciale all’interno del REA. Le Camere di Commercio avranno l’obbligo di fornire agli stessi un tesserino di riconoscimento a tutela della professionalità e a garanzia dei consumatori.
«Il nuovo decreto é una vittoria della Federazione, che ha lavorato bene al tavolo di concertazione insieme ai tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico, e a tutte le categorie interessate - ha dichiarato il presidente Fiaip Paolo Righi -  e che oggi, pur recependo il percorso delle liberalizzazioni dei servizi per gli agenti immobiliari, mantiene saldi i principi ed i requisiti fondamentali per l’accesso alla professione contenuti nella legge 39/89. Con il nuovo regolamento si rafforza, inoltre, la lotta all’abusivismo e la trasparenza nei confronti dei consumatori».
Cambiano le regole per gli agenti immobiliari e i mediatori, ma rimane l’obbligo del corso di formazione e dell’esame per l’accesso alla professione, oltre al possesso dei requisiti soggettivi e di onorabilità. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che prevede per gli agenti un anno di tempo per adeguarsi alle nuove regole. Nel decreto viene prevista le modalità di passaggio dei soggetti imprenditoriali e delle persone fisiche iscritte nel Ruolo soppresso dal D. Lgs. n. 59/2010, ma che in realtà è in qualche modo rimasto in vita in attesa dell’entrata in vigore del decreto attuativo. Si ricorda che nel periodo transitorio, fino al prossimo maggio 2012, continueranno a permanere temporaneamente i ruoli, fermo restando l’applicazione dell’istituto dello Scia per coloro che intraprendono l’attività.
Lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico, in anticipo sulla pubblicazione dei decreti sulla Gazzetta Ufficiale, tra cui quello inerente gli agenti di affari in mediazione, ha emanato una Circolare nella quale sono stati messi in rilievo i seguenti punti: la data di efficacia dei decreti, il termine perentorio del 12 maggio 2013 entro il quale devono esser svolti gli adempimenti a carico delle imprese attive e delle persone fisiche iscritte nei Ruoli non più attive; l'utilizzo dello strumento della SCIA, la portata esclusivamente procedurale dei decreti, l'utilizzo esclusivo dei mezzi telematici, la istituzione dell'apposita sezione del REA, la modulistica unica a livello nazionale.